ERPACRIFE Bianco
L’eleganza.
La devozione al metodo classico e alle uve piemontesi trovano un senso nell’Erpacrife Bianco.
Cortese, Erbaluce, Timorasso e Moscato, un blend che racconta con le sue diverse sfumature i caratteri forti dei quattro angoli della regione.
Erpacrife rosato
L’inizio.
Vino spumante riferimentato in bottiglia secondo il metodo classico partendo dal nebbiolo in purezza. Ha un affinamento minimo di tre anni e non viene dosato all’atto della sboccatura per non manipolare l’originalità del vino base. È il negativo fotografico del Nebbiolo, il bianco su nero che crea un rosato unico
Erpacrife rosato
Riserva
Edizione limitata.
Millesimi che hanno segnato la storia di Erpacrife.
Il nebbiolo spumante alla massima potenza, un vino che ha bisogno del suo tempo, della giusta situazione per riuscire ad assaporare l’anima del territorio.
Erpacrife moscato
Metodo Classico
Le radici.
Il Moscato Bianco di Canelli, il re dei vini spumantizzati in questa zona del Piemonte, ma quasi mai metodo Classico, per via della difficoltà di ottenere bottiglie stabili: uno spumante dolce con rifermentazione in bottiglia, di difficile produzione, dato che i lieviti non esauriscono del tutto gli zuccheri a disposizione.